Bilancio Sociale degli Enti del Terzo Settore

Come organizzare il piano dei conti per il nuovo schema di bilancio per Terzo Settore

23 Settembre 2021

Dall’introduzione agli schemi di bilancio per ETS – Gazzetta Ufficiale (n. 102 del 18 aprile 2020) troviamole indicazioni che ci guidano alla corretta configurazione del piano dei conti.

Innanzi tutto la norma ci indica che gli schemi di cui al presente documento devono essere considerati come schemi «fissi», guarda la nostra guida ai bilanci per il terzo settore.

Gli enti destinatari degli schemi possono, tuttavia, ulteriormente suddividere le voci precedute da numeri arabi o da lettere minuscole dell’alfabeto, senza eliminare la voce complessiva e l’importo corrispondente, quando questo favorisce la chiarezza del bilancio.

Possono, altresì, raggruppare le citate voci quando il raggruppamento è irrilevante o quando esso favorisce la chiarezza del bilancio. In questo contesto, gli enti che presentano voci precedute da numeri arabi o voci precedute da lettere minuscole con importi nulli per due esercizi consecutivi possono eliminare dette voci.

Possono, in ultimo, aggiungere, laddove questo favorisce la chiarezza del bilancio, voci precedute da numeri arabi o da lettere minuscole dell’alfabeto.

Eventuali raggruppamenti o eliminazioni delle voci di bilancio devono risultare esplicitati nella relazione di missione, al punto 3.

Cosa significa suddividere ulteriormente le voci precedute da numeri Arabi o lettere minuscole?

Un comune piano dei conti è generalmente (specie in contabilità in partita doppia) costituito secondo lo schema che segue:

  • Mastri: sono i conti di primo livello che danno inizio alla struttura del piano dei conti;
  • Conti: sono collegabili gerarchicamente tra di loro a partire da un mastro e costituiscono la struttura del piano dei conti;
  • Sottoconti: sono collegati ai conti e sono gli elementi su cui effettuare le registrazioni contabili.

Vediamo nel prossimo paragrafo cosa significa tutto ciò in termini pratici e quali sono gli accorgimenti, opportunità e criticità di adottare un corretto piano dei conti alla luce dei nuovi schemi di bilancio.

Cosa significa questo alla luce dei nuovi schemi di bilancio per ETS?

L’introduzione agli schemi di bilancio offre indicazioni in ottica di maggiore trasparenza per gli ETS e ai fini della rappresentazione dei fatti di gestione agli stakeholder.

In particolare indica che l’Ente può personalizzare il piano dei conti e le voci che rappresentano gli schemi di stato patrimoniale, rendiconto gestionale e per cassa seguendo le seguenti condizioni:

  • Si possono suddividere le voci precedute da numeri arabi;
  • Si possono suddividere ulteriormente le voci precedute da lettere minuscole dell’alfabeto;
  • Non si può eliminare la voce complessiva e l’importo corrispondente alla voce di Mastro quando questo favorisce la chiarezza del bilancio.

Possono, altresì, raggruppare le citate voci quando:

  • il raggruppamento è irrilevante;
  • quando esso favorisce la chiarezza del bilancio.

In questo contesto, gli enti che presentano voci precedute da numeri arabi o voci precedute da lettere minuscole con importi nulli per due esercizi consecutivi possono eliminare dette voci.

Pertanto rappresentiamo negli schemi di bilancio solo le voci del piano dei conti che sono state movimentate negli esercizi T e T-1. Le voci di Conto non valorizzate (non utilizzate) per 2 esercizi non dovranno essere rappresentate nello schema.

Un esempio di rappresentazione del piano dei conti ai fini degli Schemi di bilancio per Enti del Terzo Settore

  • Contabilità ordinaria
STATO PATRIMONIALE
Gruppo Attivo
Mastro A) Immobilizzazioni
Conto I – immobilizzazioni immateriali:
Sottoconto 1) costi di impianto e ampliamento;
Sottoconto 2) costi di sviluppo;
Sottoconto 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizazione delle opere dell’ingegno;

 

RENDICONTO GESTIONALE
Gruppo ONERI E COSTI
Mastro A) Costi e oneri da attività di interesse generale
Conto 2) Servizi
Sottoconto a) Consulenza fiscale e amministrativa
Sottoconto b) Costi relativi all’organo di controllo
Sottoconto c) Compensi per l’organo amministrativo

 

  • Contabilità Semplificata
RENDICONTO PER CASSA
Gruppo USCITE
Mastro A) Uscite da attività di interesse generale
Conto 2) Servizi
Sottoconto 2.1) Consulenza fiscale e amministrativa
Sottoconto 2.2) Costi relativi all’organo di controllo
Sottoconto 2.3) Compensi per l’organo amministrativo

Nel caso di contabilità semplificata a nostro avviso dovrebbe essere creato un piano dei conti che vada meglio a specificare e differenziare alcune voci di raggruppamento es.:

  • La voce servizi potrebbe essere meglio dettagliata in: servizi di consulenza, servizi di marketing, servizi per la gestione della sede, ecc.

Nella versione rappresentata in Gazzetta Ufficiale le voci sono rappresentate dai soli numeri arabi senza prevedere ulteriori suddivisioni che potrebbero invece essere d’aiuto per una migliore e più trasparente rappresentazione dei fatti finanziari ed economici.

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