Le responsabilità del Presidente in un’associazione non riconosciuta
Ma quali sono le responsabilità del Presidente di un’associazione non riconosciuta?
Diverse norme tecniche regolamentano le responsabilità, che si possono suddividere in: civile, contrattuale e extra-contrattuale, penale, personale, tributaria e fiscale.
In questa sede parleremo nello specifico della responsabilità contrattuale e extracontrattuale, specie con riguardo alle Associazioni non riconosciute. Le Associazioni non riconosciute, come noto, non hanno una piena autonomia patrimoniale, coinvolgendo pertanto nella responsabilità il patrimonio dei singoli Dirigenti, specie il Presidente.
La Responsabilità contrattuale derive dall’inadempienza di obbligazioni assunte. Per essere chiari pensiamo ad esempio al mancato pagamento di una fattura d’acquisto, l’inadempimento di un contratto sottoscritto dall’associazione.
La Responsabilità extra-contrattuale derive invece da fatto illecito, un fatto doloso o colposo che cagiona ad altrui un “danno ingiusto” e pertanto obbliga chi lo ha compiuto al risarcimento del danno.
Conseguenze della Responsabilità Contrattuale
Secondo l’articolo 38 c.c del codice civile, per “le obbligazioni assunte dalle persone che rappresentano la società, i terzi possono far valere i loro diritti sul fondo comune. Delle quote stesse rispondono anche personalmente e patrimonialmente le persone che hanno agito per conto della società.”
Da questo articolo del Codice Civile comprendiamo 2 nozioni:
- I Terzi possono far valere i loro diritti sul fondo comune della Associazione (in prima istanza);
- Chi agisce per conto della Associazione (Il Presidente/Dirigenti) rispondono delle obbligazioni anche con il proprio patrimonio.
Questo primo articolo rappresenta la possibilità e la facoltà di terzi di avvalersi contro l’associazione e più precisamente contro il Presidente e le altre persone che rappresentano la società, che siano ruoli dirigenziali o che abbiano utilizzato il nome dell’associazione per eseguire determinate azioni. Ciò significa che in caso di penuria di pagamento, il presidente e le altre persone dovranno risarcire, prima andando ad utilizzare il fondo comune dell’associazione, e in caso non fosse sufficiente, anche utilizzando il proprio patrimonio. Ribadiamo che non stiamo parlando di una associazione riconosciuta ma di Associazione non riconosciuta
Cosa accade quando cambia il Presidente?
È giusto precisare però che in caso avvenisse una successione amministrativa che assume la responsabilità e la carica di presidente/direttivo dell’associazione, in quanto si tratta di una successione di cariche sociali, non dovrà accollarsi anche il debito riscontrato dal presidente/direttivo del precedente mandato.
Responsabilità in caso di violazioni tributarie
Tra i terzi citati nell’articolo 38 c.c, come afferma anche la corte di cassazione in data 12.03.2007 con la sentenza n. 5746, vi è anche il fisco, in quanto:
“per i debiti di imposta, i quali non sorgono su base negoziale, ma ex lege al verificarsi del relativo presupposto, sia chiamato a rispondere solidalmente, tanto per le sanzioni pecuniarie quanto per il tributo non corrisposto, il soggetto che, in forza del ruolo rivestito, abbia diretto la complessiva gestione associativa nel periodo considerato, fermo restando che il richiamo all’effettività dell’ingerenza vale a circoscrivere la responsabilità personale del soggetto investito di cariche sociali, alle sole obbligazioni sorte nel periodo dell’investitura“.
Fare attenzione in caso di passaggio fra Presidenti
Abbiamo già analizzato cosa fare in caso di dimissioni del Presidente o variazione del Consiglio Direttivo. Il Problema della responsabilità contrattuale può essere manifesta anche a distanza di anni dal momento della cessazione della carica e coinvolgere chi in quel momento storico ne era legale rappresentate.
Pensiamo ad esempio ai controlli da parte della Agenzia delle Entrate retroattivi, fino a 4/5 anni, per non dire “io non lo sapevo”.
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