Tetto Compensi Sportivi da 7500 a 1000

Compensi per sportivi: passa da 7.500 a 10.000Euro.

11 Gennaio 2018

Categoria: Blog

LE NOVITÀ PIU IMPORTANTI PER LO SPORT DALLA LEGGE DI BILANCIO 2018.

La NO TAX AREA passa dai 7.500 € ai 10.000 per i compensi a sportivi.

Tra queste novità ce ne sono alcune davvero rivoluzionarie, fra le quali sicuramente la più importante per il mondo delle associazioni e società sportive dilettantistiche e quello dei compensi indennità e premi che dovrebbero passare dai € 7.500 a € 10.000 in esenzione da contributi previdenziali e IRPEF.

 I Compensi, Premi e Indennità godono di una agevolazione fiscale riservata a Associazioni e Società Sportive e a Cori e Bande, dettata dall’articoli 67 e 69 del TUIR.

In base a tale articolo del Testo Unico sui redditi, i compensi erogati – per semplificare – a atleti e istruttori dilettanti (consultate questo articolo per i dettagli) godono di esenzione dei contributi previdenziali e esenzione Irpef fino al tetto dei 10.000 Euro annui dopo l’approvazione della Legge di Bilancio.

Tuttavia, sembra ormai cosa fatta, tale limite verrà portato a 10.000 Euro annui.

Quali sono le imposte per i Compensi sportivi con ?

  • Da 0 a 7.500 euro non si applicano imposte:
  • Da 7.500,01 a 30.658,28 euro ritenuta del 23% a titolo d’imposta;
  • Oltre 30.658,28 euro ritenuta del 23% a titolo di acconto.

Trovate tutte le informazioni relativamente a chi e in quali circostanze possono essere utilizzati i compensi usando tale norma a questo articolo dove abbiamo parlato anche delle norme fiscali inerenti.

Quali benefici dell’innalzamento del tetto dei 7.500€?

Innalzando a 10.000 Euro tale limite, le ASD e SSD potranno avere più margine per compensare atleti, istruttori e collaboratori amministrativi spendendo meno per garantire un netto adeguato.

Le altre novità introdotte dalla legge di bilancio per lo Sport

Il DDL della Stabilità 2018 introduce molte misure a sostegno dello sport. Le principali novità del PACCHETTO SPORT da un punto di vista fiscale sono le seguenti:

  • per incentivare l’ammodernamento degli impianti calcistici in regime di proprietà o di concessione amministrativa, in favore delle società appartenenti alla Lega di Serie B, alla Lega Calcio Professionistico e alla Lega di Serie D che hanno beneficiato della mutualità è riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta, nella misura del 12% dell’ammontare degli interventi di ristrutturazione degli impianti medesimi sino a un massimo di 25.000 euro
  • le attività sportive dilettantistiche possono essere esercitate con scopo di lucro in una delle forme societarie di cui al titolo V del libro V del codice civile. A pena di nullità, lo statuto sociale delle società così costituite deve contenere:
    • nella denominazione o ragione sociale la dicitura società sportiva dilettantistica lucrativa,
    • nell’oggetto o scopo sociale lo svolgimento e l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche
    • il divieto per gli amministratori di ricoprire la medesima carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla medesima federazione sportiva o disciplina associata o riconosciute da un ente di promozione sportiva nell’ambito della stessa disciplina
    • obbligo di prevedere nelle strutture sportive, in occasione dell’apertura al pubblico dietro pagamento di corrispettivi a qualsiasi titolo, la presenza di un direttore tecnico in possesso del diploma ISEF o di laurea quadriennale in Scienze motorie o di laurea magistrale in Organizzazione e Gestione Servizi per lo Sport e le Attività Motorie (LM47) o in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Prevendite e Adattate (LM67)o in Scienze e Tecniche dello Sport purchè in possesso della laurea triennale in Scienze Motorie.
  • L’imposta sul reddito delle società è ridotta alla metà nei confronti delle società sportive dilettantistiche lucrative riconosciute dal CONI.
  • A tutte le imprese è riconosciuto un credito d’imposta nei limiti del 3 per mille dei ricavi annui pari al 50% delle erogazioni liberali fino a 40.000 euro effettuate nel corso dell’anno solare 2018 per interventi di restauro e ristrutturazione di impianti sportivi pubblici.
  • Il limite di 7.500 euro presente all’articolo 69 TUIR è alzato a 10.000 euro.

Cos’altro ti potrebbe interessare?

Funzione per indennità compensi e premi per le Associazioni Sportive.

Il documento aggiornato della legge di bilancio.

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