Guardia di Finanza in una associazione

Palestra agiva come associazione ma era un’attività commerciale

Guardia di Finanza scopre attività commerciale in una Palestra “no-profit” a Vibo Valentia in Calabria.

Molto frequenti i controlli nelle palestre da Guardia di Finanza e Agenzia Entrate da nord a sud d’Italia. Obiettivo: verificare l’effettività dell’associazione o l’attività commerciale nascosta da una No Profit.

Sono molti i casi di controllo nelle Società Sportive, non solo nelle palestre ma anche nelle ASD partecipanti ai campionati di varie discipline e circoli culturali. Qualche giorno fa infatti abbiamo parlato di un maxi-sequestro a Pesaro in una ASD di pallavolo.

Il caso della palestra di Vibo Valentia

Riprendendo una notizia comparsa nel sito di informazione Ansa, una Palestra di Vibo Valentia è stata oggetto di un accertamento che ha fatto emergere un totale di Ricavi non dichiarati di Euro 400.000.

Che cosa è stato contestato?

La contestazione classica in questo tipo di accertamento, e neppure tanto difficile da dimostrare per i controllori, è un principio che va sotto il nome di “democraticità della vita associativa”. Ovvero, i Soci della palestra non sapevano di esserlo, ne avevano mai partecipato ad Assemblee. “Dalle indagini è emerso che i “soci” dell’Asd sottoposta a verifica erano in realtà “clienti” ignari di risultare tali ai fini fiscali, anche per il fatto di non aver mai partecipato alle periodiche assemblee societarie e alla nomina dei rappresentanti.

Il Titolare dell’attività risultava come collaboratore sportivo.

Altro problema facilmente accertabile è sulla presenza del titolare dell’attività figurava come collaboratore dell’associazione percependo compensi per l’attività svolta. (Ansa)

E’ bene ricordarlo che in una ASD non c’è un capo, inteso nel senso classico dell’impresa, semmai c’è un Presidente che è garante delle finalità sociali dell’Associazione.

In base alle agevolazioni fiscali per le ASD, riconosciute o non riconosciute e titolari oppure no di partita iva, l’Associazione può concedere compensi ai dilettanti (quindi non ai professionisti, es. i fisioterapisti in questo caso) delle somme di denaro ad indennizzo dell’attività svolte esentasse o soggetti a particolari regimi agevolati. Abbiamo apprfonditamente parlato in un nostro articolo di indennità e compensi nelle Associazioni Sportive Dilettantistiche.

Perché l’imponibile recuperato è solitamente così elevato?

Da come si può percepire dall’articolo in questione, l’attività della Palestra ricondotta sotto le logiche Commerciali consente agli accertatori di ricostruire i ricavi della ASD seguendo alcuni criteri ed assoggettandoli  a normali imposte invece che ai regimi agevolati delle Associazioni.

Imposte nelle Associazioni Sportive, come si calcolano?

Associazione o società sportiva dilettantistica ha prodotto ricavi commerciali per euro 100.000.

Calcolo IRES

Proventi Commerciali: 100.000

Coefficiente redditività 3%: 3.000

IRES (Imponibile x 24%): 720

Considerate invece che l’impresa commerciale avrebbe pagato il 24% sul reddito imponibile!!!

Per ripercorrere tutti gli obblighi delle ASD, scarica la nostra guida

Scarica la Guida agli Adempimenti Contabili nelle ASD>>

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