
Fiscalità degli ETS: avviata la consultazione sulla bozza di circolare dell’Agenzia delle Entrate
Sebbene a gennaio 2026 la riforma del terzo settore prenderà il via, le norme non sono chiare così l’agenzia delle entrate pubblica un documento in consultazione pubblica che anticiperà
L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile, a partire dal 19 dicembre 2025, una bozza di circolare dedicata alla disciplina fiscale degli enti del Terzo settore (ETS) iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), avviando contestualmente una consultazione pubblica che resterà aperta fino al 23 gennaio 2026.
Il documento, come indicato dall’Amministrazione finanziaria, è finalizzato a fornire “i primi chiarimenti” in merito all’applicazione delle disposizioni del Codice del Terzo settore in materia di imposte sui redditi e di qualificazione fiscale degli enti, tenendo conto anche delle modifiche normative intervenute negli ultimi anni e dell’imminente avvio del nuovo regime fiscale.
Modalità di partecipazione alla consultazione
Gli enti, i professionisti e tutti i soggetti interessati possono trasmettere osservazioni, proposte di modifica o integrazione entro il 23 gennaio 2026 all’indirizzo di posta elettronica indicato dall’Agenzia ([email protected]).
I contributi dovranno essere redatti seguendo uno schema che agevoli l’analisi dei contenuti, articolato per tematiche, paragrafi, osservazioni e proposte. Al termine della consultazione, l’Agenzia renderà pubblici i commenti pervenuti, salvo espressa richiesta di non divulgazione.
Il punto critico: chiarimenti attesi, ma a ridosso dell’operatività
La pubblicazione della bozza rappresenta senza dubbio un passaggio atteso da tempo dal mondo del Terzo settore, che da anni sollecita indicazioni chiare e sistematiche sul nuovo assetto fiscale degli ETS. Tuttavia, non può essere ignorata la criticità legata alle tempistiche.
La consultazione viene infatti avviata a ridosso dell’entrata in vigore della nuova fiscalità degli ETS, prevista – per gli enti con esercizio coincidente con l’anno solare – dal 1° gennaio 2026. In pratica, molti enti stanno già predisponendo assetti contabili, procedure amministrative, classificazioni delle entrate e scelte di regime fiscale mentre il documento di riferimento è ancora in fase di bozza.
Questa “partenza al buio” rischia di generare incertezze interpretative, applicazioni non uniformi delle norme e la necessità di interventi correttivi successivi, con possibili effetti onerosi in termini di riorganizzazione contabile e rendicontazione. Un quadro che rende ancora più importante una partecipazione attiva e consapevole alla consultazione, affinché le osservazioni degli operatori possano contribuire a migliorare un documento destinato ad avere un impatto rilevante sull’intero Terzo settore.
La pagina dell’agenzia delle entrate che annuncia questa novità la trovate qui.
Potete scaricare il documento in consultazione qui.
CONDIVIDI L'ARTICOLO:
